Il customer journey e l’onlife: riesci ancora a dividere tra online e offline?
Tra i vari neologismi che si possono trovare sulla Treccani ce n’è uno molto particolare, che cerca di spiegare, con un solo sostantivo, com’è radicalmente cambiata la nostra quotidianità negli ultimi decenni: si tratta di onlife.
Ma cosa significa onlife, e perchè sapere cosa indica è utile per la tua ortopedia sanitaria?
Indice
- Online + offline: la realtà di ogni giorno per i tuoi pazienti
- Onlife e il customer journey dei tuoi pazienti
- I dati di Google: le persone vanno online solo per tornare offline?
- Cosa significa l’onlife per il mio negozio?
- Come può aiutarti Orthogether?
Online + offline: la realtà di ogni giorno per i tuoi pazienti
Onlife è un neologismo del 2019, coniato dal filosofo Luciano Floridi, uno dei (tanti) nostri cervelli scappati all’estero.
Floridi, che è riconosciuto come il padre della filosofia dell’informazione, spiega così questo concetto, usando l’analogia della Società delle Mangrovie:
«[…] Vorrei descrivere la nostra società come la società delle mangrovie. […] Le mangrovie crescono in un clima meraviglioso dove il fiume (di acqua dolce) incontra il mare (di acqua salata). Ora immaginate di essere in immersione e qualcuno vi chiede: “l’acqua è salata o dolce?”. La risposta è che: “Mio caro, non sai dove siamo. Questa è la Società delle Mangrovie. È sia dolce che salata. È acqua salmastra”. Quindi immagina che qualcuno ti chieda oggi: “Sei online o offline?”. La risposta è: “Mio caro, non hai idea di dove ti trovi. Siamo in entrambi”»
Aggiunge la Treccani, sulla pagina dedicata a onlife:
onlife è quanto accade e si fa mentre la vita scorre, restando collegati a dispositivi interattivi (on + life)
Onlife e il customer journey dei tuoi pazienti
In un articolo precedente, dedicato al customer journey, avevamo già visto come sia impossibile delineare in modo preciso quali sono le tappe che separano una persona dal capire che ha un problema all’entrare fisicamente nel tuo negozio chiedendo il tuo aiuto. Avevamo anche aggiunto che questo percorso non è lineare, perchè si articola online e offline (mai che una cosa sia semplice).
Ed eccolo qui, il punto di congiunzione tra l’onlife e il customer journey, è proprio qui in tutta la sua semplicità: devi solamente riconoscerne la sua esistenza.
Un po’ come in Peter Pan, no? Lì bastava credere nelle fate per farle vivere, e ogni volta che qualcuno diceva di non credere nelle fate una di loro cadeva morta al suolo, subito.
Ecco, il concetto di fondo è un po’ lo stesso (certo, meno tragico): ogni volta che qualcuno dice di non credere in questo costante scambio tra mondo reale virtuale fa un passo verso un futuro pieno di difficoltà, sconnesso dai tempi, dalle novità, dalle innovazioni. E, gioco forza, disconnesso alla fine dai clienti stessi.
Poi bisogna sempre stare attenti, perchè il pericolo è ricadere in uno dei due estremi.
Da una parte, pensare che il tuo cliente (qui paziente) non abbia mai “tappe online”.
Dall’altra, pensare che il tuo cliente (qui paziente) abbia solo “tappe online”.
Ma se il paziente stesso vive costantemente nell’onlife, puoi dire se è meglio investire nella pubblicità tradizionale o digitale, negli eventi o negli annunci su Internet, quando ormai questi confini non esistono più?
I dati di Google: le persone vanno online solo per tornare offline?
Prima di vedere, in pratica, perchè è importante conoscere il concetto di onlife, vogliamo darti due ultimi dati. Poi vedremo come cominciare a muoverti una volta finito di leggere questo articolo.
Secondo un report di LocaliQ, che analizza cosa succede in 1 minuto su Internet, ogni 60 secondi su Google ci sono quasi 9 milioni di ricerche.
Quindi le persone si stanno spostando tutte online?
Così sembrerebbe, se non fosse che l’analisi continua, aggiungendo che il 46% di queste ricerche ha “finalità locali”, cioè riguarda servizi e prodotti vicini alla persona che sta cercando.
Ma quindi stiamo parlando di offline?
Insomma, hai capito il gioco, siamo di nuovo tornati all’onlife. Ma ora vediamo come mettere in pratica questo concetto che, a prima vista, sembra così astratto.
Cosa significa l’onlife per il mio negozio?
“Ma io faccio il tecnico ortopedico, cosa mi interessa di questo onlife?”
Ottima domanda, e tutto ritorna all’inizio, al customer journey e ai tuoi pazienti. Perchè se loro vivono una vita onlife, allora anche tu devi parlare con loro allo stesso modo: onlife.
Come parli con loro offline?
- Con il passaparola dei tuoi pazienti soddisfatti
- Con la qualità del tuo lavoro
- Con l’empatia, tua e del tuo staff
- Con l’impostazione del tuo negozio
Come parli con loro online?
- Con il tuo sito
- Con le tue recensioni
- Con gli annunci
- Con i social
Ma se pubblichi su Facebook un video di un tuo paziente soddisfatto, questo è marketing online o offline?
Quindi, per il tuo negozio conoscere il concetto di onlife significa questo: dare lo stesso valore ad ogni tua azione, ogni scelta di promozione che fai, perchè capire quanto inciderà sulle scelte dei tuoi pazienti è, evidentemente, impossibile.
Come può aiutarti Orthogether?
Il nostro lavoro è proprio in quest’ottica: il nostro portale è stato pensato perchè, attraverso l’online, i tuoi pazienti ti trovassero e potessero venire da te in negozio, offline.
E sempre in quest’ottica abbiamo fatto delle scelte, come l’integrazione con SIGAO, così che potessi gestire in pochi click il tuo negozio fisico e digitale.
Perchè sono, alla fine, la stessa cosa no? Dove finisce uno e dove comincia l’altro?
Per quanto riguarda promuoverti attarverso i social, possiamo aiutarti fornendoti contenuti di valore per i tuoi pazienti: gli articoli del nostro blog nella sezione dedicati agli utenti (che trovi qui), oppure i nostri post su Facebook o su Instagram.
Se vuoi fare due chiacchiere direttamente con noi, clicca qui sotto per organizzare un appuntamento!